mercoledì 14 dicembre 2011

"Parte l’avventura italiana di Zazie per i social network e libri."

Un ambiente su misura per i libri e per i lettori. Un luogo dove condividere con gli altri le proprie passioni letterarie e i propri scaffali di carta. Un mezzo per viaggiare dentro le biblioteche di amici online e ospitare amici online nelle proprie biblioteche. Da un paio di giorni è sul web un social network dedicato alla letteratura, alla lettura e al piacere della lettura. Zazie è il suo nome, ed è sicuramente un bel posto nel quale trascorrere momenti piacevoli, conoscere autori e magari, per chi non ne abbia ancora mai avuta, farsi venire la voglia di leggere.


Zazie, ovviamente da “Zazie nel metro” romanzo di Raymond Queneau (titolo in lingua originale “Zazie dans le métro”) del 1959, diventato un film di Louis Malle nel 1960.

Libro cult, ispirazione di un social network che così, nei suo primi giorni di “pubblicazione” parla di sé: “È un ambiente fatto su misura per gli amanti dei libri e della lettura. Su Zazie.it potrai creare la tua libreria virtuale, archiviare, votare e recensire i libri che hai letto, curiosare nelle librerie degli altri per scoprire nuovi autori e nuovi percorsi di lettura. [...] Il bello è che puoi usare Zazie come più ti piace. Libreria e archivio delle tue letture, spunto per conoscere nuovi libri e nuovi autori, social network per conoscere nuovi amici-lettori, commentare le loro recensioni e seguire i loro aggiornamenti. Che tu ti senta molto social o che tu ami la privacy, su Zazie potrai trovare la tua dimensione ideale”.

Sul social si può importare la propria libreria già caricata su un’altra piattaforma oppure ovviamente crearne una nuova. Il tutto poi per lo scopo di essere mostrato condiviso e scambiato. I libri vanno archiviati per i classici crediti come autore e titolo, recensione e voto. Poi però al fianco di queste chiare e abituali possibilità bibliotecarie e social una nuova idea. Archiviare i libri anche in base allo stato d’animo migliore, consono alla loro lettura. Il mood. Segnalare insomma se per se stessi, per l’esperienza vissuta, un testo possa essere e sia stato più efficace nella noia o nella gioa, se sia stato scelto e si debba scegliere in un giorno di felicità o di malinconia. E inoltre, ancora per lo stesso libro, il ComeDoveQuando (CDQ): come dove e quando si è soliti leggere o si è letta un’opera.

Pareri, valutazioni, archivi, impressioni e abitudini quindi. Per una scommessa italiana che punta sull’intersezione di tutte le caratteristiche comuni individuate nella lettura e nell’utilizzo di social network.

(Fonte: PMI Servizi)

Ufficio Stampa
Cesare Paris

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